artrosi

“Mi fa male il ginocchio, sopratutto la mattina...poi passa un pò, ma la sera ricomincia.
E come se non bastasse, da qualche giorno ho dolore anche all'anca...la schiena poi...a pezzi!!!
Vado avanti con antinfiammatori, so che è artrosi, artrite...neanche conosco bene la differenza”.
Perchè avviene tutto ciò ? E la fisioterapia può essere d'aiuto?


L’artrosi è una malattia degenerativa a carattere evolutivo che colpisce le articolazioni; la patologia ha origine dalle cartilagini articolari ma coinvolge, nel tempo, anche altre componenti dell’articolazione.
Escludendo le forme primitive in cui l’artrosi compare senza motivi apparenti, le cause si possono individuare nelle malattie congenite o dell’accrescimento (come la displasia dell'anca), nelle deformità assiali degli arti o del rachide (come la scoliosi), negli esiti delle fratture e nelle complicanze di interventi chirurgici.
E’ bene sapere che le articolazioni soggette ad artrosi sono principalmente quelle sottoposte a carico (come ginocchia e anca), per cui il peso corporeo gioca un ruolo importantissimo nell’evoluzione della patologia.
Il processo inizia dalle cartilagini di rivestimento dell'osso, le quali vanno incontro a fissurazione ed erosione.
L’osso sottostante, non più protetto da cartilagine è soggetto a microfratture da usura che comportano la formazione di nuovo osso in conseguenza di un processo rigenerativo spontaneo. Tale processo, però, forma un tessuto osseo più compatto, “sclerotico” e possono comparire “geodi” ed “osteofiti” che creano ulteriori problemi.
Nelle radiografie si apprezzerà la riduzione della rima articolare (dovuta all’assottigliamento della cartilagine), la sclerosi dell’osso subcondriale (sarà radio-opaco, cioè più chiaro), la presenza di osteofiti (strutture rigide a forma di becco), e i geodi (macchioline che indicano liquido sinoviale penetrato nell’osso non più rivestito da cartilagine).
Conseguenza di questo fenomeno è una infiammazione, che origina dai detriti che si formano durante il processo e  che, attraverso il rilascio di numerosi mediatori biologicamente attivi, darà luogo ad edema e dolore.
Tipico segno di attrito delle parti solide ed erosione della cartilagine è il rumore di scroscio durante il movimento dell'articolazione, la quale, in fase di artrosi avanzata, va incontro ad una deformazione strutturale irreversibile.
Il quadro clinico dell’artrosi è quindi dominato dal dolore, dalla limitazione funzionale e riduzione della mobilità articolare, dall’eventuale idrartro, aumento di volume dell’articolazione e visibili deformazioni della stessa.
Il dolore, nelle fasi inziali saltuario, progredisce in un andamento denominato “a tre tempi” in cui compare nei primi movimenti, si riduce dopo un po’ di attività e si riacutizza dopo prolungate sollecitazioni.
La limitazione funzionale è legata al dolore e alla ridotta mobilità articolare. La persona affetta da artrosi tende a limitare progressivamente il grado di escursione articolare fino a fissare l’articolazione, con la conseguenza che, per compiere i comuni gesti quotidiani, si è costretti a compiere movimenti compensatori con altre articolazioni che a loro volta possono subire danni anche in virtù di atteggiamenti posturali scorretti.

artrosi

Comparazione di due radiografie: a sinistra anca con artrosi (coxartrosi), a destra anca normale.

 

E' utile la fisioterapia?
Purtroppo oggi la medicina non dispone di armi per risolvere efficacemente il fenomeno progressivo dell'artrosi.
Il terapista può informare il paziente sulla patologia e incoraggiare esercizi da fare a casa, scoraggiando gesti ed abitudini che possono far aggravare il quadro clinico. E' possibile fare un lavoro che riduca gli effetti della rigidità articolare che comporta dolore e limitazione, attraverso tecniche di mobilizzazione articolare e metodiche che mirano all'allungamento delle strutture fasciali e al rinforzo della componente muscolare indebolita per l’inattività.
Inoltre, come detto, l’artrosi può essere causata da deformità degli arti (un piede piatto è in grado di modificare l’asse del ginocchio predisponendo a una gonalgia), così come è vero il contrario, cioè che l'artrosi in un distretto può arrecare danni altrove (se si ha dolore al ginocchio si tenderà a bloccarlo, caricando di lavoro piede e anca).
E' opportuno quindi analizzare ogni aspetto biomeccanico che può far migliorare o aggravare il quadro clinico.
Nonostante i tanti sforzi, tuttavia, chi ha l'artrosi deve mettere in preventivo che qualsiasi terapia, incluso l'impiego dei condroprotettori che si rivelano utili maggiormente negli stadi iniziali del processo artrosico del ginocchio, può solo arginare un fenomeno che nella fase avanzata trova termine solo con l’utilizzo di una artroprotesi.

Concludendo, è bene fare chiarezza tra artrosi e artrite, perchè spesso i due termini vengono confusi.
Le problematiche hanno in comune il dolore articolare, ma mentre nell’artrosi l’infiammazione è la conseguenza della progressiva alterazione articolare, nell’artrite è il processo infiammatorio l’essenza stessa della malattia.
Per differenziarle è bene ricordarsi che in medicina le patologie che hanno il suffisso “osi” indicano generalmente un quadro cronico, spesso a carattere degenerativo, come avviene nelle tendinosi, nell' artrosi ecc...mentre il suffiso “ite” è indicativo di un processo acuto, come nelle tendiniti e nell’artrite reumatoide che è una patologia autoimmune sistemica che colpisce più organi.
Oltre la causa della patologia, è diverso sia il comportamento del dolore (nell’artrite non c’è la fase a tre tempi, è un dolore duraturo), sia la localizzazione (l’artrite colpisce qualunque articolazione, non solo quelle soggette a carico), sia l’età di insorgenza (l’artrite colpisce a qualunque età, anche i bambini).
Ne deriva che anche le terapie sono diverse, in quanto l’artrite reumatoide è una patologia di competenza del reumatologo, in cui il medico ortopedico ed il fisioterapista possono rendersi utili solo per le conseguenze della malattia che coinvolge sopratutto l’apparato muscoloscheletrico ed è estremamente invalidante.

 

artrite reumatoide

Effetti dell'artrite reumatoide (AR) sulle articolazioni delle mani.

 
 

 

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