rieducazione neurologica

Le patologie del sistema nervoso sono numerose, come i meccanismi che sottendono la manifestazione dei sintomi e le conseguenti e frequenti implicazioni psicologiche. Un tema ampio dalle mille sfaccettature; è importante esaminarne gli aspetti salienti, riassumendo ciò che ci è dato conoscere dalla fisiologia, per comprendere l'utilità della fisioterapia.


E' noto che un insieme di cellule può dare forma a molteplici apparati, che sono in grado di comunicare tra loro.
Ogni apparato ha strutture preposte a ricevere un segnale (come i recettori del dolore), o a trasmetterlo (come la placca motrice del muscolo), un segnale elettrico generato da ioni presenti in abbondanza nel nostro organismo costituito in gran parte da acqua. Chi si occupa di generare e trasportare il segnale è il sistema nervoso, che si suddivide in sistema nervoso centrale, contenuto nell’ encefalo e nel midollo spinale e che svolge il compito di raccogliere le informazioni, integrarle ed elaborarle, e sistema nervoso periferico che ha l'incarico di trasportare, attraverso i nervi, le stesse informazioni dagli organi periferici al sistema nervoso centrale e viceversa.
Il sistema nervoso centrale, come la centralina di un motore, processa tutti gli input periferici e provvede ad una adeguata risposta, controllata da un meccanismo di feedback in cui partecipano diverse strutture nervose.
E’ una azione continua ed inconscia, basta immaginare il tempo e la “fatica mentale” che senza automatismi dovremmo impiegare per gestire oltre seicento muscoli solo per opporci alla forza di gravità durante il movimento.
Per fortuna il sistema nervoso centrale, elaborando le informazioni provenienti dal sistema nervoso periferico, è sempre consapevole della posizione del corpo e sa quale muscolatura attivare ed inibire in un tempo rapidissimo.

sistema nervosoSchema del sistema nervoso centrale e periferico con le rispettive funzioni.

 

E’ un sistema perfetto, ma che accade se perde funzionalità e come si interviene?
Le manifestazioni cliniche sono molto varie e spesso persino lo stesso tipo di patologia può comportare sintomi  diversi a secondo dei casi, come accade nella sclerosi multipla in cui è quasi impossibile che un paziente riesca  ad identificarsi completamente nei disturbi di un altro; per noi fisioterapisti, una ragione in più per analizzare non tanto la malattia in sè, quanto la persona nella sua globalità. Tuttavia è bene fare alcune importanti distinzioni, differenziando le problematiche del sistema nervoso centrale da quelle del sistema nervoso periferico.
Una alterazione del sistema nervoso periferico spesso comporta deficit muscolare, oltre che sensitivo, in quanto il segnale generato dal sistema nervoso centrale avrà difficoltà a raggiungere l'organo bersaglio, il muscolo; tale condizione comporta nei casi gravi una paralisi definita "flaccida", caratterizzata da assenza di tono del muscolo ed atrofia (il muscolo appare piccolo e privo di forza). Un danno al sistema nervoso centrale, al contrario, può riflettersi in una iperattivazione della muscolatura poichè il sistema nervoso perde parte del meccanismo di controllo del movimento che si effettua anche attraverso la modulazione dei riflessi spinali antigravitazionali; la manifestazione, detta "paralisi spastica", è contraddistinta da aumento del tono muscolare e dalla difficoltà nel compiere un gesto efficace in termini di qualità. In entrambe le tipologie di paralisi, comunque, l'attività motoria è compromessa.
Anche i disturbi della sensibilità possono essere vari, laddove piccoli stimoli possono dare intensa reazione (allodinia), grandi stimoli possono non essere affatto percepiti (ipoestesia), altri ancora mal percepiti (parestesia).
Inoltre, le strutture nervose superiori, in cui le aree associative comunicano tra loro, sono deputate anche a tantissime altre funzioni quali la capacità di pensiero, di riconoscimento, del linguaggio ecc...
Ci possono essere disturbi che si manifestano con deficit vari dell'equilibrio (atassia), con incapacità a riconoscere oggetti (agnosia), a nominarli (afasia), a non saperli utilizzare (aprassia), e persino con il non capire che è sbagliato farsi la barba a metà ignorando l’esistenza dell’altra metà! (Neglect). Una letteratura così ampia che, ai più curiosi, segnalo un interessante testo: “l’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”, in cui l’autore, Oliver Sacks, descrive, in chiave romanzesca, casi clinici che possono sembrare apparentemente bizzarri.

Neglect

E'stato chiesto ad un paziente con Neglect di disegnare (notare lo spazio sinistro).

 

In un ambito neurologico, la fisioterapia ha sempre inizio con un'attenta valutazione delle capacità psico-fisiche del paziente che permette di analizzare le problematiche su cui tentare un recupero ed annotare le abilità residue da favorire e potenziare. Un intervento, in cui collaborano anche altre figure mediche, mirato a garantire, nei pazienti più gravi, lo svolgimento delle attività di vita quotidiane, e, in quelli meno gravi a soddisfare quanto meno le esigenze personali quali ad esempio il recupero della mano per un musicista o la capacità mimica per un attore.
Le tecniche utilizzate dal fisioterapista sono molteplici e la scelta non dipende solo dall'efficacia del metodo per la specifica patologia: spesso è dettata dalle facoltà cognitive del paziente, dalle sue motivazioni, dal grado di istruzione e dall'ambiente in cui vive. Aspetti che condizionano decisamente la prognosi, intesa come recupero.

 
 

 

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